Titolo originale: The Little Things
REGIA: John Lee Hancock
ATTORI: Denzel Washington, Rami Malek, Jared Leto, Natalie Morales, Chris Bauer, Judith Scott
SCENEGGIATURA: John Lee Hancock
FOTOGRAFIA: John Schwartzman
SCENOGRAFIA: Michael Corenblith
MONTAGGIO: Robert Frazen
MUSICHE: Thomas Newman
PRODUZIONE: John Lee Hancock, Mark Johnson
DISTRIBUZIONE: Warner Bros
PAESE: U.S.A.
ANNO: 2021
DURATA: 127 min.
La genesi di “Le piccole cose”, titolo originale del film, è stata piuttosto lunga. La sceneggiatura di John Lee Hancock, infatti, è rimasta nel cassetto per circa trent’anni. Molteplici i nomi dei registi interpellati da Spielberg, a Beatty, De Vito ed Eastwood (e proprio quest’ultimo sembrava il candidato ideale dal momento che con Hancock aveva realizzato il bellissimo “Un mondo perfetto”) ma alla fine lo sceneggiatore ha dovuto girare da sé la regia del proprio progetto.
Il copione sembra non essere stato affatto rimaneggiato rispetto al periodo in cui fu scritto. Lo spettatore è proiettato subito negli anni ’90 quando non esistevano (o erano molto poco utilizzati) i telefoni cellulari; dunque anche le indagini, nel film, non si avvalgono dell’ausilio di mezzi tecnologici all’avanguardia -che siamo ormai abituati a vedere utilizzati nei thriller- ma “alla vecchia maniera”, con fascicoli da spulciare, appostamenti e pedinamenti sempre guidati dall’intuito e dalla totale abnegazione dei detectives.
Il tempo intercorso tra la scrittura del copione e la sua realizzazione si vede tutto, nel bene e nel male. Se fosse stato distribuito negli anni ’90 sarebbe stato di certo un grande successo; oggi, che ci si sarebbe aspettati qualcosa di diverso, però, lo spettatore deve ricordarsi di mantenere la concentrazione sull’aspetto psicologico-comportamentale anziché attendere il coupe de théâtre improvviso che stimoli adrenalina.
L’interpretazione del gigante Denzel Washington è assolutamente magistrale e conduce il pubblico in sala a mettere insieme i pezzi del puzzle contemporaneamente ai due inquirenti, personaggi principali del film.
L’operazione di profiling, messa in atto attraverso sceneggiatura e regia, non ha come unico oggetto il presunto killer bensì gli stessi poliziotti e i meandri oscuri delle loro menti. Ed è proprio grazie a questo rovesciamento di prospettiva che il film diventa unico.
La storia è quella di un vice sceriffo della Kern County, Joe “Deke” Deacon, che torna a Los Angeles per un incarico veloce. Arrivato in città, però, rivede gli ex colleghi, la ex moglie, il suo ex mondo insomma, e ne resta intrappolato. Anche perché un recente omicidio -per il quale gli si chiede un parere- lo riporta al suo ex caso, proprio quello per il quale anni prima aveva distrutto il matrimonio e la carriera. Accanto a Deke, il sergente Jim Baxter (Rami Malek) -cui è affidato il caso e la cui carriera è in ascesa- che chiede all’uomo di cui ancora tutti si ricordano in centrale di aiutarlo in via non ufficiale. Tra i due nasce un forte sodalizio. Le indagini si concentrano su di un possibile colpevole: il commesso di un negozio di elettrodomestici (Jared Leto, che ha ricevuto una nomination ai Golden Globe per la sua interpretazione), sospettato di essere il serial killer, un assassino seriale caratterizzato dalla spiccata predilezione per giovani donne sole. Il tentativo di scoprire la verità coinvolgerà talmente i due uomini da indurre il più giovane e meno esperto sergente Baxter a subire un profondo e radicale mutamento che lo porterà a cambiare persino la voce e lo sguardo.
Ma sarà davvero lui il colpevole?
Come ci ricorda lo stesso Denzel Wasghington: “il diavolo è nei dettagli”.