Un film che, nella sua semplicità e trasparenza, ci offre non solo
momenti di grande impatto visivo (gli omicidi sono sadici e
sanguinolenti), ma inscena anche l’evolversi di un personaggio che,
attraverso uno strano connubio tra arte e violenza, trasforma
un’apparente apatia in una forza vendicatrice straordinaria . Ed è qui
che entra in gioco la serafica interpretazione di Francesca Eastwood,
che riesce a far emergere tutti i suoi sentimenti contrastanti
mantenendosi in bilico e senza uscire mai dai binari.
Il film quindi ci mostra di cosa è fatta la vendetta, spogliata dalla
retorica e dal sentimentalismo, ma non è esente da passi falsi: come
il fastidioso parterre di personaggi maschili che sembra uscito
direttamente da un catalogo di Abercrombie.
Finale straordinario, chiuso in un mutismo raggelante, con
un’inquadratura tanto amara quanto liberatoria.
Voto:8/10