Autore: Beniamino Biondi
Titolo: Giganti e Giocattoli, Il cinema di Yasuzô Masumura
Editore: ARACNE editrice
Anno: 2013
Sperimentale, avanguardistico, afflitto da malessere sociale, sessuale e mentale, il cinema di Yasuzô Masumura precipita nei Sessanta, come una serie d’immagini dalla costruzione espressiva esasperata e dunque il linguaggio cinematografico, come hanno fatto i contemporanei Koji Wakamatsu e Nagisa Oshima è stato da lui reinventato. Come questi colleghi su strutture narrative del genere Masumura ha realizzato film disturbanti, narcisistici, politici, forse auto-compiaciuti, in cui l’amore e l’erotismo dialogano con l’estetica della body art e con certi artisti come Lucian Freud, per i nudi impietosi insiti nelle sue inquadrature. Infatti come scrive Biondi, fra i massimi esperti del cinema giapponese nel nostro paese, “all’interno di un cinema alimentare e generico come il pinku eiga e lo yakuza eiga, sui cui paradossi si sostanziarono poi alcuni dei cineasti più radicali, Masumura ha costruito il suo discorso eludendo il canone classico e sfruttando entro i limiti concessi, e talvolta molto oltre gli stessi limiti, lo svolgimento di un’espressività ambiguamente libera.” Una monografia molto valida questa che fa parte della collana cinema ed estetica cinematografica diretta da Massimo Modica e che segue una soddisfacente ripartizione fra analisi dei singoli film e una breve antologia di scritti critici di Masumura sulle cinematografie americana e giapponese.
I film del regista prefigurano inoltre l’odierna Performance Art di artisti come Gina Pane, Marina Abramovic, Gustav Metzger e Bas Jan Ader, il cineasta nipponico, poiché viene filmato con il massimo della profondità di campo il corpo sia maschile che femminile percosso, ferito, insanguinato, denudato, inerme o contorto. Lo provano opere stratificate e straordinarie come Giganti e giocattoli, La bestia cieca, Indagine su una ninfomane e La ninna nanna della grande terra. Un cinema che ci lascia sgomenti, non solo per la sua scabrosità ma per la sua lungimiranza.