Archivio film Cinema News — 15 Ottobre 2022

Si colloca al limite tra dramma e commedia la storia raccontata da Niccolò Falsetti e Francesco Turbanti che ha vinto il premio del pubblico durante la settimana della critica alla 79esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Margini, diretto dallo stesso Falsetti, è un film che racconta la voglia di una rivalsa tutta musicale all’interno del torpore della provincia. Prodotto da dispàrte, Manetti Bros. Film e Rai Cinema e distribuito da Fandango, Margini è uscito in sala lo scorso 8 settembre.

Siamo nel 2008, Michele (Francesco Turbanti), Edoardo (Emanuele Linfatti) e Iacopo (Matteo Creatini) sono tre amici e membri del gruppo street punk dei Wait for Nothing, che si fanno strada nel mondo musicale suonando un po’ di qua e un po’ di là nella provincia di Grosseto. Tra una festa dell’Unità e una sagra, finalmente riescono ad avere l’occasione della vita aprendo un concerto della punk band americana dei Defense. Il momento di felicità, però, dura poco quando i tre vengono a conoscenza della cancellazione della data del concerto, ma nonostante tutto, il gruppo non si lascia sopraffare dall’evento e decide ci portare i Defense a Grosseto. Con i buoni propositi di riuscire nell’intento, i tre si ritrovano ad organizzare l’evento in preda a numerosi problemi logistici, mettendo alla prova anche la loro amicizia.

Margini è un film fresco e ritmato da un’ironia che amaramente arricchisce quel desiderio di stravolgere la monotonia, tipica della provincia. La chiara divergenza tra il continuo divenire del mondo musicale (specificatamente dello street punk) entra direttamente in contrasto con un ambiente che sa troppo di tranquillità. Anche la stessa necessità di trovare un luogo per il concerto, porta i protagonisti a scontrarsi con un muro di burocrazia e di incomprensione generazionale che non riesce ad accettare un genere musicale considerato “rumoroso”. La grande caratteristica di Margini è quella di essere un film stratificato in cui le aspettative dei protagonisti si scontrano con la realtà e il bisogno di portare a compimento qualcosa di differente dall’ordinario, qualcosa di bello. La musica ricopre un ruolo preponderante accompagnando non solo le vite normali dei protagonisti. Essa è inserita all’interno ci un contesto narrativo prevalentemente diegetico che scandisce momenti ben precisi della storia. Siano esse parentesi caratterizzate da istintività, senso di colpa o semplicemente amicizia. Il genere punk, specificatamente quello street punk fatto da chitarre dal suono pieno e rude, si accompagna e conduce lo spettatore ad un finale dominato dal celebre Se bruciasse la Città. Il brano pop italiano sembra quasi identificare una situazione carica di energia in cui tutto si conclude. Margini è la trascinante storia da non perdere di una provinciale scommessa di tre amici e della loro epopea punk fatta di giovinezza e ambizione.

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