Con il suo 38.mo film da regista, Clint Eastwood si conferma uno dei registi più importanti del cinema contemporaneo: a quasi 90 anni il “ texano dagli occhi di ghiaccio”, conferma la sua maestria nel dirigere storie comuni, personaggi fuori dai canoni imposti dalla società corrotta e collusa , eroi per caso messi alla gogna da un sistema mediatico crudele. Il film, è la storia vera di Richard Jewell, guardia giurata che sventò un attentato terroristico ad Atlanta nel 1996; un atto di amore per la sua nazione che in un primo tempo lo elevò ad eroe civile, per poi trascinarlo in un incubo in cui fu giudicato come possibile colpevole. Eastwood tratteggia con naturalezza il cinema di impegno civile che aveva già affrontato in un altro suo capolavoro “ Sully”, un mix di impegno etico e depistaggio, false coincidenze e verità nascoste. I mass media influenzano l’ opinione pubblica, determinano l’ andamento dei fatti in una società senza equilibrio morale, in cui trovare un colpevole di tutti i problemi. Richard Jewell è un uomo qualunque, che crede tenacemente nel suo lavoro, pronto ad ogni sacrificio per il bene comune a difesa di un sistema che gli volta le spalle, illusorio e crudele. Un pugno allo stomaco allo spettatore, Davide contro Golia, lo specchio di una cultura che diffonde falsità e getta fango su certezze non pronte per essere accettate.