Archivio film Cinema News — 05 Ottobre 2015

Titolo originale: The Martian – Sopravvissuto

Regia: Ridley Scott

Fotografia: Dariusz Wolski

Montaggio: Pietro Scala

Scenografia: Arthur Max

Musiche: Pietro Scalia

Cast: Matt Damon, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Jeff Daniels, Jeff Daniels, Sean Bean, Kate Mara,Michael Pena

Distribuzione: 20th Century Fox

Durata: 141 min.

Nazionalità: USA

Anno: 2015

L’azione prende luogo su Marte. La Nasa ha, infatti, iniziato da qualche anno ad esplorare il pianeta rosso, lanciando una serie di missioni, denominate ARES, per studiare la geologia del pianeta. E’ durante una di queste missioni che Mark Watney (Matt Damon), uno degli astronauti, dopo aver perso i contatti con il resto del gruppo, creduto morto, viene lasciato a terra, mentre l’equipaggio fa rotta verso la Terra.

The Martian è il quarto film diretto da Scott, e dopo la delusione di Prometheus torna a stupire con una storia fantascientifica, che di “fanta” ha ben poco. La pellicola, infatti, si basa sull’ormai famoso romanzo L’uomo di Marte di Andy Weir, che è stato scritto basandosi su concrete conoscenze scientifiche e fisiche, per cui sono ben pochi gli errori non riconducibili alla realtà.
Negli States e in Europa, il film ha ottenuto un ottimo riscontro sia dal pubblico sia dalla critica e nel caso di recensioni negative non ci sono ancora state delle stroncature nette. Da Metascore a IMDB, da The Verge a Hitflix, hanno tutti riconosciuto il buon operato di Matt Damon e Ridley Scott.
Bryan Bishop ha, infatti, affermato che Ridley Scott è stato capace di “rimettere la scienza nella fantascienza” e che il film si trova esattamente a metà strada tra Cast Away e Apollo 13, affermazione che il sottoscritto trova assolutamente azzeccata per la pellicola in questione.
Ovviamente non sono mancate le critiche, Henry Barnes del The Guardian ammette che il film sia dignitoso, ma lo infastidiscono alcuni aspetti criticabili della trama e che questa pellicola non è pessima come quella di Prometheus, ma poco ci manca. L’aspetto maggiormente criticato è la lunghezza del film e la sua lentezza. Personalmente non ho trovato il film né troppo lungo, né troppo lento. La bravura di Scott sta proprio nel saper tenere alta la tensione lungo tutto lo svolgimento della trama, alternando con maestria i momenti più noiosi riguardanti l’astronauta Watney, con le vicissitudini sulla Terra riguardanti il salvataggio del sopravvissuto.
La noia è scacciata via da una buona, anche se non appropriata, colonna sonora e da costanti domande come: “che cosa farà ora Watney per salvarsi? Come riuscirà a coltivare delle patate su Marte?”
Scott poteva optare per una storia che studiasse la vena drammatica che si cela dietro tutta la trama, che riguardasse la solitudine e l’infinitesima piccolezza dell’uomo di fronte a certe sfide (gli ingredienti c’erano tutti), invece con grande intelligenza, opta per una storia alleggerita da una buona dose di humor, rendendo la pellicola molto più digeribile e scorrevole. The Martian, come definito da Emanuele Sacchi su MyMovies, è “il racconto di un’odissea in cui Ulisse e Robinson Crusoe trovano un’ideale punto d’incontro” e proprio questo sfondo “scientifico” conferisce al film un’aura più luminosa e credibile di una pellicola come quella di Interstellar, nella quale si abbandonano le tesi scientifiche per parlare di amore e altre frivolezze simili, ingredienti poco adatti a film del genere.

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