Archivio film Cinema News — 18 Aprile 2018

Titolo originale: Riccardo va all’inferno

Regia: Roberta Torre

Soggetto e sceneggiatura: Roberta Torre, Valerio Bariletti, Claudio Casadio
Montaggio: Giogiò Franchini

Musiche: Mauro Pagani

Cast: Massimo Ranieri, Sonia Bergamasco, Silvia Gallerani, Ivan Franek, Silvia Calderoni

Produzione: Paolo Guerra per AGIDI, ROSEBUD ENTERTAINMENT PICTURES

Anno: 2017
Durata: 91 minuti

Nazionalità: Italia

 

Roberta Torre ritorna al musical kitsch di Tano da morire e Sud Side Stori, dopo quasi vent’anni in cui ha girato due docufiction, due film drammatici e una commedia.

Riccardo va all’inferno, ispirato al Riccardo III di Shakespeare, è ambientato in una Roma contemporanea sotterranea, dove si consumano atroci vendette familiari. Ci si potrebbe però trovare in un altrove qualunque e il vago riferimento a Mafia Capitale è solo pretestuoso in quanto non c’è nessun approfondimento dell’attualità politica e sociale.

L’ambientazione è notturna come in un film di vampiri, lo stile è volutamente grottesco ed eccessivo, con alcuni rimandi al Rocky Horror Pictures Show e al cinema di Terry Gilliam. Un divertissement gotico che affronta i temi della famosa opera shakespeariana solo superficialmente. Se Tano da morire  e Sud Side Stori per ragioni differenti erano quasi eversivi, Riccardo va all’inferno non risulta un film scioccante o disturbante (come nelle intenzioni della regista) ma solo gradevole da guardare.

Parte del cast è preso in prestito dal teatro, come per esempio Silvia Gallerano, conosciuta per il famoso spettacolo La Merda e Silvia Calderoni, attrice feticcio dei Motus.

Massimo Ranieri fa del suo meglio per calarsi nei panni dello storpio e sanguinario Riccardo (tanto da risultare a volte irriconoscibile) ma questo sforzo non è sufficiente a rendere verosimile il personaggio e forse un attore meno noto ma più carismatico sarebbe risultato più efficace

Da segnalare Sonia Bergamasco, che con la sua altissima qualità recitativa, come al solito fa la differenza.

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